Che le melagrane o il loro succo siano buoni è solo un piacevolissimo aspetto secondario: in prima battuta fanno benissimo alla salute!
Tra i vari studi sulle implicazioni positive della sua assunzione quotidiana un importante filone riguarda gli effetti antinfiammatori della melagrana e del succo che se ne estrae a freddo con gli appositi spremitori.
Tali benefici sono validi e misurabili sia in fase preventiva, sia come coadiuvante nella cura di infiammazioni a vari livelli, tra cui cardiovascolare ed intestinale (Lansky e Newman, 2007; Shukla et al., 2008; Larrosa et al., 2010; Lee et al., 2010).
Ma tali proprietà da dove derivano? In particolare dall'acido ellagico, dall'acido punicico e dalla punicalagina, elementi abbondanti nel frutto. Tomás e Barberán, nel 2010, hanno dimostrato come l'estratto dei semi pressati, in particolare, inibisca l'azione degli enzimi ciclossigenasi e lipossigenasi - a loro volta responsabili della trasformazione dell'acido arachidonico e del leucotrieni in prostaglandine, che portano ai processi infiammatori.
Romier e Crouzet hanno riscontrato come l'acido ellagico addirittura prevenga le infiammazioni.
De Nigris et al. (2007) ne hanno invece studiato gli effetti sui topi: su tali animali l'assunzione frequente del succo di melagrana ha come conseguenza una misurabile riduzione nell’esternarsi di elementi genetici portatori di infiammazioni cardiovascolari.
Col metodo dei 21 giorni possiamo giocare d'anticipo e iniziare, con una spremuta di melagrana al giorno, un'abitudine che darà già in pochissime settimane ottimi risultati!!!