La melagrana era considerata dai popoli antichi come il frutto del buon auspicio, simbolo di energia vitale e fertilità.
Di tutte le valenze positive che la scienza gli ha riconosciuto, una in particolare riguarda la lotta contro la depressione. Questo stato verrebbe contrastato da un consumo frequente di melagrana per il suo contenuto di estrogeni (estriolo, estradiolo ed estrone) che a loro volta stimolano la serotonina, importante per il buonumore.
Uno studio condotto in Giappone sulle cavie lo ha confermato. Gli animali sono stati divisi in due gruppi: per due settimane ad uno è stato somministrato il succo di melagrana, all'altro uno sciroppo di glucosio. I primi hanno mostrato due effetti positivi rispetto ai secondi: una diminuzione della depressione (manifestata dalla voglia di nuotare in maniera più prolungata se messi forzatamente in acqua, anziché lasciarsi galleggiare) ed un rafforzamento delle ossa, dovuto a sua volta a volume e densità ossei maggiori.
Questi risultati, divulgati dai ricercatori della Saitama Prefectural University sul Journal of Ethnopharmacology hanno fatto sì che la melagrana divenisse uno dei frutti consigliati per le donne in menopausa, colpite spesso da fragilità ossea e depressione.
In una società sempre più stressata tale malattia, con sintomi connessi quali facilità al pianto e apatia, può colpire tutti, in forma più o meno lieve.
Per questo consigliamo di consumare abitualmente succo di melagrana, che oltre a rimetterci in forma (miglioramento del tono muscolare, dell'umore e della memoria ed una riduzione dell’indice di stress sono solo alcuni dei suoi benefici effetti) è veramente buonissimo!