L'arte appaga la vista e lo spirito, ma racchiude anche significati su più livelli, soprattutto nel caso di capolavori come la celeberrima tela del Botticelli, la Madonna della Melagrana.
Realizzato nel 1487, è stato ammirato e studiato per secoli, ma soltanto ora si è scorto all'interno del frutto che il bambin Gesù tiene in mano la riproduzione anatomica di un cuore.
Responsabile della scoperta il chirurgo esperto di medicina dell'arte Davide Lazzeri, che ha divulgato il suo studio su Interactive CardioVascular and Thoracic Surgery.
Con il suo team ha ravvisato nel frutto del dipinto le fattezze di un cuore umano; sbucciato in maniera particolare, semi e setti sarebbero tratteggiati in modo da riprodurre fedelmente i due atri e i due ventricoli ed il tronco polmonare. In più la corona del frutto, divisa in due parti, richiamerebbe la vena cava superiore e l’arco dell’aorta.
Tale simbologia viene rafforzata dal fatto che il frutto si trova proprio in corrispondenza del cuore di Gesù, alla sinistra del suo piccolo torace.
La melagrana del dipinto era già stato caricata della valenza di simbolo di morte e rinascita per i chicchi e il loro succo rosso, a simboleggiare morte e resurrezione del Figlio di Dio, che è arrivato a versare il suo sangue per l'umanità. Ha inoltre un calice a forma di corona a evidenziare la regalità di Gesù.
Botticelli, come altri artisti suoi contemporanei, aveva seguito le lezioni di anatomia a Bologna, per riprodurre più fedelmente e più consapevolmente il corpo umano e non è da escludere che tali richiami (come ad esempio i dettagli dei polmoni nel fogliame della sua più celebre opera, La Primavera) si debbano anche ai disegni anatomici del suo amico Leonardo da Vinci.
Un'opera quindi, la Madonna della melagrana, che non finisce mai di svelare nuovi significati a chiunque sia in grado di recepirli.