L'endometriosi: una malattia dalla diagnosi non semplice
L'endometriosi è una patologia molto diffusa che affligge le donne in età fertile, ne soffrono ben 3 milioni di italiane, dato sicuramente in difetto perché talvolta non viene diagnosticata.
Si tratta di un'infiammazione cronica causata da una crescita del tessuto endometrico. In un soggetto sano esso cresce soltanto all'interno della cavità uterina dove, sensibile agli ormoni sessuali, si sfalda ad ogni mestruazione; in una donna affetta da endometriosi si sviluppa in aree anomale del corpo (ad esempio la superficie esterna dell’utero o le tube di Falloppio) ripercorrendo lo stesso ciclo di sviluppo e sfaldamento, causando però un'infiammazione nell’area interessata.
I sintomi: dai dolori pelvici sino alla sterilità
Talvolta le pazienti sono asintomatiche (scoprono di soffrire di endometriosi tramite un'ecografia). Solitamente i sintomi più comuni sono dolori pelvici e rettali cronici, sanguinamento anomalo durante il ciclo mestruale, sciatalgia, dismenorrea, gonfiore, stipsi alternata a dissenteria, dolore durante i rapporti sessuali.
Essendo un disturbo collegato agli ormoni, tali sintomi si presentano ciclicamente, prima e soprattutto durante le mestruazioni.
Tale patologia porta spesso all'infertilità. Addirittura si stima che il 30% delle donne che hanno problemi di sterilità soffrano di endometriosi. Ciò perché tale infiammazione cronica a lungo andare causa cicatrizzazioni, produzione di tessuto fibroso e aderenze anomale tra organi e tessuti che impediscono agli spermatozoi di raggiungere l’ovulo. Nel caso la donna affetta da endometriosi riesca comunque a rimanere incinta, sono alti i rischi di aborto o parto prematuro.
Eziologia
Non sono ancora chiare le origini di questa malattia. Tra le più accreditate c'è quella della mestruazione retrograda (il sangue mestruale dall’utero refluirebbe nelle pelvi, attraverso le tube di Falloppio), un’alterazione del sistema immunitario, una predisposizione genetica e l’ipotiroidismo.
Pare che in questo mix di cause possa esserci anche una componente psicologica, dovuta alla condizione della donna la cui componente emotiva è in disaccordo con il ruolo che la società le impone e che non ha tempo di soffermarsi sulle proprie esigenze/necessità. In tal caso la manifestazione della malattia sarebbe una richiesta d'aiuto da parte del corpo, di ascoltare i propri bisogni.
La terapia
La terapia solitamente combina la somministrazione di progesterone naturale - utile a mantenere un equilibrio ormonale che blocchi la diffusione e l’accrescimento di cellule endometriali in sedi non appropriate - con l’assunzione di farmaci antinfiammatori, per alleviare il dolore.
Abitudini virtuose per contrastare i disturbi
Ci sono però tante piccole abitudini per migliorare la propria condizione, alleviare i sintomi o prevenire l'insorgenza del disturbo.
Prima di tutto un'alimentazione adeguata che sia utile da un lato a contrastare l'infiammazione e la produzione di radicali liberi e che dall'altro contribuisca a mantenere un equilibrio ormonale.
Cibi da evitare/ridurre:
- carni rosse
- latticini
- glutine
- zucchero
- caffeina
- alcolici
- fritti
Cibi da privilegiare:
- carni bianche
- legumi
- soia
- alimenti ricchi di vitamina A, C ed E (coinvolte nella risposta immunitaria), ad es. agrumi, fragole e kiwi
- vegetali a foglia verde scuro (spinaci)
- olio extravergine d’oliva
- salmone
- alimenti ricchi magnesio (utile a ridurre i crampi) quali cacao, sesamo, semi di zucca e anacardi
- melagrana e altri cibi ricchi di antiossidanti come mirtilli e frutti rossi
- semi di chia - basta aggiungerne un cucchiaino ai piatti per contribuire a ridurre l’infiammazione.
Fare attività fisica regolarmente inoltre contribuisce ad abbassare il livello di estrogeni e a rilasciare sostanze antinfiammatorie e antiossidanti in modo naturale.
Altre abitudini virtuose sono fare attenzione al peso corporeo poiché l’endometriosi si caratterizza per un eccesso di estrogeni, a loro volta prodotti dal grasso e preferire i contraccettivi naturali, per evitare di esporre la vagina e il collo dell’utero a tossine nocive all’intero organismo.
Endometriosi: anche la pelle ne risente
Un altro disturbo più estetico - ma non per questo meno sgradevole per una donna - che spesso si accompagna all'endometriosi è un aspetto della pelle altalenante, un giorno il viso ha un aspetto luminoso e quello successivo ci si ritrova piene di acne, punti neri, rossore, dermatiti, cisti sottocutanee e con una pelle sensibile e unta. Alcuni di questi sintomi sono permanenti, mentre altri si enfatizzano prima del periodo mestruale.
Per intervenire su questo problema ovviamente bisogna consultare un buon dermatologo, ma alcune semplici regole sono senza dubbio valide, ad esempio quella di non esporsi mail al sole senza un'adeguata protezione (sempre alta al viso, da applicare almeno 15 minuti prima di uscire e riapplicare ogni 4 ore) e di bere molto, almeno due litri d'acqua al giorno, per idratare bene il proprio corpo. Restano da evitare i cibi che accentuano l'endometriosi, la causa del problema (vedi sopra).
Maschera fai da te per riequilibrare il pH
Per contrastare con successo tali inestetisimi bisogna pulire bene il viso sia al mattino che alla sera con prodotti adatti. Si può inoltre ricorrere a una maschera di bellezza per il viso fai da te atta a riequilibrane il naturale pH.
Bastano due ingredienti, succo di melagrana e succo di pomodoro. Mescolandoli bene e applicando il composto sul viso con l'aiuto di un batuffolo (o un dischetto) di cotone, basta poi lasciare che si assorba completamente e, quando si sarà asciugato, rimuovere con acqua tiepida.
La texture del viso ne trarrà giovamento anche solo dopo poche applicazioni (un paio a settimana sono più che sufficienti); inoltre, essendo a base di ingredienti naturali è adatta a tutti.