Non esistono pozioni miracolose anti-invecchiamento, ma le proprietà antiossidanti del melograno ci vanno molto vicino.
Il suo frutto è ricco di flavonoidi, che aiutano l’organismo a prevenire l’invecchiamento precoce e a contrastare l’azione dei radicali liberi. Inoltre contribuisce a sviluppare le cellule cheratinociti della pelle, determinanti per la rigenerazione cellulare. Ciò grazie all’alta concentrazione di vitamina C, parte integrante della formazione del collagene, la cui degradazione conduce alla perdita di elasticità della pelle e, di conseguenza, alle rughe.
Diversi studiosi, tra cui Gil e García-Viguera, hanno sottolineato come le capacità antiossidanti del succo di melagrana siano dovute ai suoi composti in diverse percentuali: punicalagine (50% di questa attività), altri tannini idrolizzabili (33%) e acido ellagico (3%).
Alcuni scienziati del Politecnico Federale di Losanna hanno pubblicato sull’autorevole rivista Nature Medicine la loro importante scoperta: l’urolitina-A, che previene dall’invecchiamento le cellule muscolari, viene elaborata grazie all’intervento della flora batterica (probiota) dell’intestino umano sui composti presenti nel succo di melagrana. Il suo consumo quotidiano riattiverebbe dunque la mitofagia, distruggendo all’interno delle cellule muscolari i mitocondri danneggiati che, deteriorandosi con l’età, causano la perdita di forza dei muscoli. Patrick Aebischer, co-autore dello studio, ha dichiarato a proposito dell'urolitina-A: «È l’unica molecola conosciuta in grado di rilanciare questo processo, una sostanza completamente naturale i cui effetti sono potenti e misurabili».
Uno studio sui vermi cilindrici ha visto gli esemplari a cui veniva somministrata l’urolitina-A vivere il 45% in più rispetto agli altri.
Un altro esperimento, condotto studio sui topi anziani (di circa 2 anni), ha visto il gruppo a cui era stata somministrata una dieta ricca di urolitina-A correre il 42% in più dei topi “coetanei”, per via di uno straordinario recupero di forza e resistenza.
Guo et al. hanno testato i benefici del succo di melagrana sugli esseri umani, pubblicando poi i risultati in un articolo intitolato Pomegranate juice is potentially better than apple juice in improving antioxidant function in elderly subjects. I soggetti protagonisti del loro esperimento, tutti anziani sani, sono stati divisi in due gruppi; al primo è stato somministrato quotidianamente del succo di mela, al secondo di melagrana. Questi ultimi hanno registrato una capacità antiossidante nettamente migliore, per via dei polifenoli di cui questo frutto è ricco: antocianidine, tannini idrolizzati, acido ellagico e punicalagine.
La spremuta di melagrana dunque è ricca di antiossidanti e fitonutrienti che vanno ad interagire con le strutture genetiche, proteggendo il DNA. Lo ha confermato anche uno studio svolto dal laboratorio spagnolo ProbelteBio e riportato dal Daily Mail. I ricercatori spagnoli hanno somministrato un estratto del frutto - polpa, buccia e semi - a 60 volontari ogni giorno per un mese, confrontando i risultati sulla salute dei partecipanti rispetto ad un gruppo di controllo che aveva assunto solo un placebo. A fine periodo nei volontari è stata riscontrata una riduzione dei livelli di un marker chimico chiamato 8-oxo-DG con un test delle urine, una spia diagnostica associata al danno cellulare, che può compromettere l’attività cerebrale, muscolare, di fegato e reni. Il capo ricerca Sergio Streitenberger ha tratto le debite conclusioni: “Il consumo regolare di un estratto di melograno può rallentare il processo di ossidazione del Dna”.